Futuri Maestri 2025 – La mostra collettiva in cantina
Un concorso che colleziona per esporre
Dal 2 giugno al 1° settembre 2025, gli spazi espositivi di Montina Franciacorta ospitano la mostra collettiva “Futuri Maestri 2025 – Edizione Speciale Montina”, nata dalla collaborazione con Space Gallery Modena.
A differenza dei concorsi artistici tradizionali, Futuri Maestri è un’esperienza inclusiva e non competitiva, dove l’obiettivo non è selezionare, ma collezionare per mostrare. Una visione che valorizza l’arte come linguaggio collettivo, capace di raccontare identità, emozioni e trasformazioni del presente.
Oltre 30 artisti italiani espongono le loro opere tra i corridoi, le sale e le gallerie della cantina, creando un percorso emozionale tra pittura, fotografia, scultura, installazione e sperimentazione visiva. Un racconto corale, profondo, che si intreccia con l’atmosfera silenziosa delle botti e con il respiro lento del vino.

Gli artisti e le opere
Tra gli artisti in mostra:
- Marco Bagatin con Sentieri ci accompagna in un cammino materico fatto di collage, calce e marmo, evocando percorsi di vita alternativi.
- Marco Balbi Dipalma, attraverso la sua installazione olografica Autoritratto allo specchio: Fragilità, esplora il tema dell’identità come rifrazione e soglia di contatto.
- Kate Barret con Strong Links Saint Tropez crea legami visivi intensi con colori densi e profondi.
- Simona Bergamini in Cambiamenti dipinge l’intimità dei momenti di transizione, quando il pensiero si raccoglie e si trasforma.
- Giovanni Callea con Parole non dette ci interroga sul linguaggio interiore e sulla bellezza del non detto.
- Laura Casali in L’incoronata riflette sulla tensione tra immagine esterna e verità interiore, attraverso materiali grezzi e simbolici.
- Giordano Cestari con Salti nel tempo affronta la frustrazione dell’eterno ritorno, in una tela fatta di simboli e materia viva.
- Elettra Cubeddu presenta La Festha Manna, un’opera tridimensionale ricavata da materiali riciclati, che rievoca il rito collettivo come sogno condiviso.
- Grazia Ciancitto in Human Scape III immortala la dialettica tra natura e architettura, in un bianco e nero potentemente evocativo.
- Silvia Decarli dipinge in The Lion in the Jungle l’unione fra forza animale e armonia naturale.
- Annibale Di Muro con Fuoco, essenza della storia racconta la purificazione attraverso la combustione, come atto necessario di trasformazione.
- Carlo D’Orta in (S)Composizione Londra #39 ricompone la realtà con fotografia e scultura, trasformando la geometria urbana in metafora esistenziale.
- Luca Ferrari propone Quartetto: Espressioni d’artista, un polittico ironico e diretto che omaggia l’immediatezza del volto umano.
- Federico Ferroni con Realismo Astratto fonde il rigore di Mondrian con un’esplorazione tridimensionale dell’astrazione.
- Gianluca Galletti in Introspezione cattura il silenzio come gesto di cura interiore.
- Altea Lugli in Tria Fata reinventa il mito delle Moire per raccontare l’esistenza attraverso il tempo, con un tocco poetico e spirituale.
- Anna Maria Maciechowska con Inquietudine lavora materia e fili per evocare tensioni profonde.
- Pablo Garcia Maniara presenta Isidoro, un’opera scultorea in metacrilato che gioca tra trasparenza e colore.
- Luca Masetti in Itinerar(IO) Identitar(IO) Inconsc(IO) costruisce un percorso fotografico psicoanalitico sull’identità.
- Max Atlas con Lègàmi affronta la tematica della repressione emotiva attraverso il simbolismo del corpo e della maschera.
- Lorenzo Menegazzo espone Naufragi, un’opera materica in gesso e pigmento che richiama il naufragare interiore.
- Alessandro Meschini in Acqua indaga il senso dell’adattabilità e della vita fluida attraverso l’elemento acquatico.
- Giorgio Mussati con It’s Not a Fault denuncia la discriminazione di genere con un forte impatto visivo.
- Massimo Riccò in Intrigo racconta il tumulto dell’anima con una tavolozza calda e spezzata.
- Massimo Rivalta in Tatto(o) riflette sull’unicità e la mutevolezza dell’identità, attraverso due impronte luminose.
- Marian Rodriguez Vigil con 2 Wagons crea una composizione cromatica densa di memoria e movimento.
- Niky Saponaro in Emozioni ed eruzioni gioca con combustione e materia per rappresentare un’eruzione emotiva.
- Joil Sbrana con La Venere di Frenìa scolpisce la dualità interiore e il tema della malattia mentale.
- Giulia Severi in Labirinto vegetale suggerisce come la natura sia ancora la nostra più grande fonte d’ispirazione.
- Carlo Alberto Vandelli in Carezze trasforma la musica di Beethoven in pittura, tra cielo e movimento.
- Claudio Zanirato presenta TIME_Sottomarina_15, un lavoro fotografico che documenta il passaggio del tempo su un borgo marinaro.
- Stefano Zaratin in Ginkgo biloba gasosus immagina un’evoluzione estrema della natura per sopravvivere all’ambiente urbano.

The M Movement – Il manifesto artistico di Montina Franciacorta
Dalla vocazione all’accoglienza nasce una missione culturale: The M Movement, il manifesto attraverso cui Montina Franciacorta proclama il vino come ottava arte.
Il manifesto in 5 punti
- Proclamiamo la vinificazione come ottava arte, il trionfo dell’uva elevato a capolavoro vivo.
- Comprendiamo l’eredità che ci è stata tramandata, celebrando il vino come espressione artistica autentica.
- Riconosciamo il vino come linfa delle esperienze mortali e immortali, che scandisce la gioia e consacra il presente.
- Difendiamo il Franciacorta fatto a regola d’arte, onorando le generazioni passate e il nostro territorio, mentre volgiamo lo sguardo al futuro.
- Chiamiamo artisti, intenditori ed esploratori: unitevi a noi e liberate la potenza sapiente del vino che si fa arte.
La cantina come fucina d’arte
Con The M Movement, Montina non è solo una cantina, ma un luogo vivo, che ospita mostre d’arte, installazioni, performance e percorsi sensoriali. Ogni sala diventa spazio espressivo, ogni visita un’occasione per scoprire il vino come opera d’arte.
Una comunità in movimento
Anche sui social, The M Movement continua a crescere.
Instagram, Facebook, TikTok, YouTube e LinkedIn diventano gallerie digitali dove il vino dialoga con l’arte contemporanea, grazie a contenuti creativi, rubriche, video e collaborazioni con artisti e fotografi.
Visite in cantina e mostra: un’unica esperienza culturale in Franciacorta
Prenotando una visita con degustazione in cantina a Montina Franciacorta, avrai accesso anche alla mostra Futuri Maestri 2025.
In alternativa, è possibile visitare la mostra anche senza degustazione, semplicemente su prenotazione.
Un’occasione da non perdere per chi cerca cose da fare in Franciacorta che uniscano vino, arte e territorio.
📍 Montina Franciacorta – Via Baiana 17, Monticelli Brusati (BS)
📅 Mostra visitabile dal 2 giugno al 1° settembre 2025
📩 Info e prenotazioni: comunicazione@lamontina.it
Vivi il vino come arte. Vieni a scoprire The M Movement.
Ogni calice è un’opera. Ogni visita è un’esperienza.




